lunedì 12 agosto 2013

Una storia dimenticata. Diario (immaginato) di un pietrelcinese nella notte di San Lorenzo del 1861

Quello di agosto è un mese dell'immaginazione, delle vacanze. Dall'infanzia scopriamo il bello della festa prolungata e da adolescenti impariamo a sognare in una notte più stellata delle altre. Per i contadini di un tempo il ritmo della vita è quello di sempre. La trebbia ha appena solcato i campi dorati, il tabacco è alto e vigile e i pomodori sempre più rossi. Ogni anno nella notte do San Lorenzo sarebbe bello dedicare un pensiero ad una tragica notte del 1861. Molti pietrelcinesi persero la vita senza conoscere i motivi di questa sorte e il tempo ha oscurato totalmente questa storia alla memoria dei più. Vi propongo una pagina immaginata di un diario di un ragazzo che assisté a quegli eventi. Vi posto anche il link di un video estratto dello spettacolo prodotto da IDEAS e messo in scena due anni fa in occasione delle ricorrenze legate al centocinquantenario dell'unità. "A Pietrelcina agosto è un mese prediletto. Da molte settimane è già pronto il programma della festa e la Madonna de' Carre (Madonna della Libera) è adorna d'oro ancora una volta. C'è la processione, il concerto della banda, il palio, la corsa nel sacco e sono in tanti ad omaggiare la Madonnella da Paduli, da Pago Veiano, da Pesco Sannita, da Molinara. 10 Agosto 1861, lunedì scorso era ancora Festa ma questo è un anno particolare, oggi ci chiamiamo italiani e scopro che esiste un altro potere, un'altra cultura che arriva da molto lontano, da una terra che credevo si chiamasse Francia. È ancora buio ed una colonna di soldati si avvicina al mio paese scontrandosi con alcune bande di reazionari che quel nuovo stato proprio non lo vogliono. Il capo di queste ultime ha uno contranome bizzarro, ma in fondo chi è conosciuto con il nome proprio dalle nostre parti! Lo chiamano Pilorusso e viene da Colle Sannita. Dopo uno scontro terribile viene messo in fuga con i suoi compari ma qualcuno addirittura ci lascia la pelle. Quei soldati decidono che devono entrare in paese per effettuare un rastrellamento e nella confusione decidono che siamo tutti briganti. Sfondano i portoni delle nostre case, arrestano tanti pucinari e tra questi ci sono anche alcuni mie amici della cantina. Non ho il tempo di avvisare mio padre - che quella notte era rimasto alla masseria - che sentii dei botti. Erano colpi di fucile e quei pietrelcinesi videro per l'ultima volta a chiazza e la Chiesa della Madonna nostra".

                                            

http://www.youtube.com/watch?v=KFJyTxzB0Z8

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